In India by William Dalrymple

In India by William Dalrymple

autore:William Dalrymple [Dalrymple, William]
La lingua: ita
Format: epub
editore: RIZZOLI LIBRI
pubblicato: 2012-06-28T22:00:00+00:00


Alle dieci della sera successiva ho ripercorso le stradine polverose e affollate di Madurai e mi sono infilato nel labirinto di viuzze risuonanti di clacson, richiami e cigolii di risciò che conducono al grande stagno sacro.

Rispetto alla processione della mattina precedente tutto era cambiato. Le campane del tempio squillavano in mezzo a una spessa e calda cortina di oscurità, illuminata qua e là dalle spoglie lampadine elettriche dei chioschi del tè e dalle vacillanti fiammelle delle lampade a olio dei pellegrini. Attorno allo stagno si ammassava la folla e tutti indossavano le loro nuove luṅgī stirate di fresco e i loro migliori sari di seta. Alcuni sedevano sul parapetto, sgranocchiando cartocci di ceci e dāl abbrustoliti, mentre intorno a loro gelatai, venditori di palloncini, di noccioline abbrustolite e di frutta candita offrivano i loro prodotti. Qua e là, nel mare confuso di pellegrini e residenti, c’erano carri pieni di famiglie giunte dai villaggi ad assistere alle festività: robusti agricoltori dai folti baffoni con le loro donne e i figli. Dall’alto dei loro carri trainati da buoi guardavano ansiosamente sopra le teste dei pellegrini verso la cuspide illuminata del tempio posto sull’isola che si levava alta verso il cielo, perfettamente riflessa nell’acqua immota dello stagno.

«Veniamo a ogni festa» mi diceva Pandyan, un agricoltore seduto sulla parte anteriore di un carro particolarmente carico che trasportava non meno di quindici persone tra donne e bambini della sua numerosa famiglia. «Il nostro villaggio è a soli venti chilometri, perciò se tutto va bene possiamo tornare a casa prima dell’alba.»

«Nel nostro villaggio abbiamo un piccolo tempio dedicato a Mīnākśī» ha aggiunto la moglie di Pandyan, Kasi Ama. «Ma è meglio venire qui a portare le nostre offerte.»

«Nel giorno di festa» ha detto Pandyan «Ammā non può rifiutarti niente se glielo chiedi con animo puro.»

Erano le undici passate, ed era trascorsa ormai un’ora da quando avrebbe dovuto cominciare la cerimonia; i bramini stavano ancora aspettando il momento preciso, stabilito dagli astrologi, in cui Mīnākśī e Sundaresvara avrebbero cominciato il loro viaggio attorno al lago. Mentre parlavamo, un fremito percorse la folla. Dal piccolo tempio Maryamman sulla riva del lago stavano uscendo in fila i bramini, i corpi unti di olio luccicanti alla luce delle loro torce. Mentre avanzavano, la folla si aprì al loro passaggio ed essi procedettero lentamente fino ai gradini che portavano all’acqua, dove li attendeva la zattera. Quella mattina mi era sembrata un oggetto alquanto fragile e improvvisato, con il suo rozzo scafo di legno e la cartapesta ingenuamente dipinta. Ma ora, illuminata dalle lampade nell’oscurità avvolgente, si era trasformata in un’apparizione dorata e meravigliosa: un enorme tempio galleggiante, sospeso sulle acque buie dello stagno. Al centro della zattera, adagiate nei loro palchi di seta e abbigliate con tuniche e ghirlande, c’erano le immagini dorate di Mīnākśī e Sundaresvara.

In mezzo al rullare dei tamburi, quaranta o cinquanta robusti paesani uscirono dal tempio e presero posto lungo il parapetto dello stagno.

«Quelli sono gli abitanti di Antonedi» mi disse Mohan Pandit, un sacerdote del tempio che avevo conosciuto la mattina.



scaricare



Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.